Forse anche tu avrai provato ad utilizzare ChatGPT.
Se non l’hai fatto ancora, o se non ti è chiaro come funziona, ecco una sintetica spiegazione.
ChatGPT è un chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, sviluppato dalla società statunitense OpenAI, specializzato nella conversazione con un utente umano. La sigla GPT sta per Generative Pre-trained Transformer, ovvero “trasformatore generativo pre-addestrato”.
Può essere utilizzato da tutti, perché ha una versione “base” gratuita: basta creare un account sul sito di OpenAI.
Come funziona ChatGPT?
Immagina di trovarti in conversazione con ChatGPT.
Quando gli fornisci una frase e gli chiedi di continuare il testo, il sistema inizia a generare parole e frasi che si adattano al contesto, andando avanti a creare articoli o saggi completi. La qualità dei risultati può variare, ma il concetto di base è che si basa su modelli linguistici che eseguono un tipo di “imitazione” del linguaggio umano, utilizzando calcoli algoritmici.
Questi modelli linguistici, riferiti all’intelligenza artificiale, si chiamano Large Language Model (LLM).
Per comprendere meglio il loro funzionamento, pensa a un Large Language Model (LLM) come a un modello di apprendimento automatico che è stato addestrato su migliaia di testi. Questi modelli possono generare testo, rispondere a domande e tradurre automaticamente il linguaggio, sfruttando la conoscenza linguistica acquisita durante l’addestramento.
Invece di dover scrivere manualmente istruzioni specifiche per ogni possibile domanda, il che richiederebbe un enorme dispendio di tempo e risorse, i LLM imparano in modo automatico da un vasto insieme di testi e dati.
Quando utilizzi ChatGPT, quindi, essenzialmente insegni ad un computer a comprendere il contesto e a rispondere alle domande senza bisogno di una programmazione dettagliata per ciascuna risposta.
L’idea alla base di ChatGPT è stata quindi quella di creare un modello di lingua generativo pre-addestrato in grado di comprendere e generare testo naturale, permettendo agli utenti di avere conversazioni naturali con la macchina. Il modello è stato allenato su un vasto set di dati che comprende libri, siti web (compresa Wikipedia!) e altri testi per apprendere pattern di lingua, grammatica, e informazioni su un’ampia varietà di argomenti.
I modelli come ChatGPT utilizzano una rete neurale di tipo Transformer, che è il cuore tecnologico dei LLM. Questa struttura consente di considerare il contesto di ogni parola rispetto a tutte le altre nella frase per generare una risposta coerente, come spiegato in questo esempio grafico animato creato dal Financial Times.
Ma cosa c’è di tanto diverso dal passato e perché c’è tanto interesse per questa innovazione?
Quasi un decennio fa abbiamo assistito a un tentativo simile con l’introduzione degli assistenti vocali.
Dispositivi come Alexa hanno avuto successo solo in parte, rimanendo principalmente come semplici attivatori vocali per controllare altoparlanti, orologi e interruttori delle luci. Il motivo principale del loro insuccesso è che, anche se potevano comprendere una vasta gamma di comandi vocali, erano limitati nella loro capacità di fornire risposte.
Ad esempio, se potevi chiedere loro qualsiasi cosa, erano in grado di rispondere solo a un numero limitato di domande, e ogni risposta doveva essere creata manualmente da uno dei team di sviluppatori di Amazon, Apple o Google. Per rispondere a domande sul tennis, ad esempio, doveva essere creato manualmente un modulo specifico dedicato al tennis. Anche se l’apprendimento automatico poteva elaborare con successo i comandi vocali in input, non era in grado di generare risposte automatiche in uscita.
In una recente lettera agli investitori, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha scritto: “Il lungo arco dell’informatica è stato, in molti modi, modellato dalla ricerca di interfacce uomo-computer sempre più intuitive: tastiere, mouse, touch screen. Crediamo di essere ora arrivati al prossimo grande passo avanti – il linguaggio naturale – e andremo rapidamente oltre, per vedere, ascoltare, interpretare e dare un senso alle nostre intenzioni e al mondo che ci circonda.”
In altre parole, Satya Nadella ritiene che, grazie all’intelligenza artificiale generativa, dialogheremo presto con i computer usando il linguaggio naturale. Ma questo è solo l’inizio.
Esempi di utilizzo di ChatGPT
Ci sono molti modi per sfruttare ChatGPT.
Nell’ultima versione, cioè ChatGPT 4, gli utenti possono chiedere ad esempio, di sintetizzare lunghissimi testi, creare immagini (grazie all’integrazione con Dall-E), realizzare modelli (ad esempio, la creazione di una lettera commerciale) e anche analisi di mercato, perché può navigare su internet.
Puoi pensare a ChatGPT come un vero e proprio assistente che, a seconda del tuo lavoro o dei tuoi scopi ed interessi, può suggerirti soluzioni.
In Bludata abbiamo colto subito l’importanza di questa innovazione e da mesi stiamo sperimentando possibili utilizzi per migliorare lo sviluppo dei nostri software e del nostro lavoro in generale.