Gli hashtag rappresentano dei validi alleati per contestualizzare i propri contenuti e dar loro maggiore visibilità all’interno di un flusso dedicato (la pagina che si crea per dare visibilità ai contenuti che contengono quel determinato hashtag)
Nascono anni fa su Twitter, proprio per dare maggiore risalto a una determinata parola e ben presto vengono introdotti nella maggioranza dei social network esistenti, da Facebook a Instagram passando per LinkedIn, YouTube e Tik Tok; nonostante si possano quindi utilizzare pressoché ovunque, gli hashtag hanno livelli di diffusione diversa a secondo della piattaforma e meritano quindi di venir utilizzati in modo personalizzato… pena anche un crollo delle interazioni.
In questo post vediamo le principali differenze di uso di questi strumenti su Facebook e Instagram e alcuni suggerimenti utili per valorizzarli al meglio.
Come e quanto usare gli hashtag su Facebook?
Gli hashtag su Facebook vengono introdotti nel lontano 2013, ma nonostante gli sforzi da parte del gigante blu per favorirne l’adozione da parte degli utenti, non hanno mai riscosso un grande successo.
Si possono infatti inserire hashtag nei propri post alla stregua di Instagram, LinkedIn o Twitter, ma le ricerche e i test fatti in merito in passato suggeriscono che, a differenza delle altre piattaforme, gli hashtag penalizzino le interazioni, specialmente se usati in modo massivo.
Nell’ultimo periodo sembra essersi rinnovato l’interesse a far sì che le persone utilizzino di più queste preziose etichette ed è lo stesso Facebook a suggerire di recente di esplorare i post con determinati hashtag, oltre che a mostrare in quanti contenuti ne è stato utilizzato uno in particolare.
Questo significa che non dubbiamo utilizzarli su Facebook?
No, ma che lo dobbiamo fare con parsimonia e buonsenso; anzichè inserire 10 hashtag come potremmo fare su Instagram, magari scegliamone uno solo se pertinente.
Se per esempio facciamo un post che riguarda gli occhiali indossati al Festival di Sanremo potremmo usare l’hashtag #Sanremo21, stessa cosa se abbiamo attivato una campagna particolare su vari canali, dal titolo per esempio #OtticaRossiContest: in questo caso potrebbe essere utile usarlo nei vari post che la menzionano.
In linea generale, evitiamo di usare troppi hashtag su questa piattaforma, almeno fino a che non avremo evidenza che migliorano le performance.
Come e quanto usare gli hashtag su Instagram?
La questione è totalmente diversa su Instagram, dove gli hashtag rappresentano una porta grazie alla quale farci scoprire, conoscere e riconoscere; alcune ricerche infatti dimostrano come i post con hashtag incrementino le interazioni oltre che ovviamente le persone raggiunte, se ben usati.
In questo social media si possono usare fino a 30 hashtag, ma occhio a usare quelli strategici anziché puntare sulla quantità!
La media degli hashtag utilizzati secondo una ricerca a cura di Mention è 11, tuttavia è necessario sperimentare per capire cosa funziona meglio e in che quantità; la cosa più importante come detto è sceglierli con cura, attenzione e soprattutto strategia.
Cerchiamo di testare, usando hashtag che ci permettono di raggiungere persone potenzialmente interessate a ciò che vendiamo e a ciò che è l’oggetto o il tema del contenuto pubblicato, sia esso un brand, un’iniziativa, un luogo. Analizziamo gli hashtag che usano i nostri concorrenti, quelli legati ai post che sembrano meglio funzionare, guardiamo anche gli hashtag del nostro territorio più apprezzati ed evitiamo di usarne di super generici e poco specifici, come per esempio #love, #fashion e similari.
Gli hashtag servono per farci scoprire dai nostri potenziali clienti, quindi cerchiamo di non usare parole che non conoscono né cercherebbero mai, come di usare hashtag “pericolosi” che potrebbero addirittura penalizzare la visibilità dei nostri post (es. #beautyblogger, #thanksgivingday, i più generici che spesso portano con sé tanta spam).
Gli hashtag possono essere un ottimo alleato per farci conoscere anche fuori dalla nostra community, ma vanno usati in modo mirato e, naturalmente, testati.