Poco meno di due anni fa in questo blog annunciavamo con trepidazione l’arrivo dei Ray Ban Stories, frutto della collaborazione tra Facebook e Luxottica.
Degli occhiali “intelligenti” e connessi veniva anticipata la vendita rispetto a quella prevista per il 2021 e si prospettava un grande dietrofront lato Realtà Aumentata: niente sovrapposizione di oggetti digitali al mondo reale, “semplicemente” un occhiale che permetteva di ricevere telefonate, ascoltare musica, fare foto e piccoli video sfruttando la piccola camera presente nella montatura.
Il prezzo di lancio in Italia? 329 euro.
Nonostante la delusione sulla funzionalità più attesa – quella appunto legata alla Realtà Aumentata – ci fu grande fermento intorno all’uscita del primo wereable targato Facebook.
Avevamo inoltre una grande aspettativa nei confronti di qualcosa che avrebbe potuto far dimenticare il gigantesco flop dei Google Glasses e avvicinare un po’ di più agli – ancora – attesissimi Apple Glasses.
A che punto siamo quindi oggi?
Più che un occhiale smart fashion… un tremendo fallimento?
Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, pare che quasi tutti gli acquirenti dei Ray Ban Stories – il 90% – non li utilizzino più.
Non solo, lo scorso Aprile sembra che Meta abbia venduto solo 120,000 paia di occhiali di questo tipo, meno della metà – 300,000 – della quantità prevista per quel periodo.
Insomma, dopo l’hype iniziale se ne é sentito parlare sempre meno e forse la ragione sta proprio nel fatto che non siano stati un gran successo.
Personalmente comprai i Ray Ban Stories non appena disponibili alla vendita in Italia e ne rimasi fortemente delusa.
Le funzionalità erano davvero basilari: la possibilità di di scattare foto e video brevi direttamente dagli occhiali, non di qualità eccelsa unita alla funzionalità che permetteva di ascoltare la musica e le chiamate non paragonabile a quella di un paio di buone cuffie o Airpods rendevano l’esperienza ben poco entusiasmante.
Senza contare che stando al sole (prevedibile, trattandosi di occhiali da sole!) il dispositivo andava in surriscaldamento, bloccandosi.
Dopo averli usati qualche volta sono stati riposti nella loro pesante scatolina e non sono più stati utilizzati.
Finisce qui l’avventura di Meta negli smart glasses?
Pare proprio di no.
Il team è a lavoro su un’altra generazione di occhiali, questa volta con AR integrata; al momento però non si sa niente circa le funzionalità specifiche, i costi e i tempi della messa in vendita.
Nel frattempo, Meta continua a investire fortemente nella costruzione del Metaverso e di tutto ciò che permetta di accedervi in modo sempre più facile e immersivo, come il visore Meta Quest.
I Ray Ban Stories sono sempre sul mercato e anche in vendita nello store ufficiale con un costo che va dai 329€ fino a oltre 400€ e in svariati colori.
Non sappiamo cosa aspettarci dalla prossima generazione di occhiali intelligenti né se saranno altri giganti (Google? Apple? Snap?) a entrare nel mercato con qualcosa di davvero interessante e innovativo, ma una cosa è certa:
per spezzare la catena di delusioni creata dalle prime generazioni di smart glasses servirà qualcosa di davvero, davvero speciale.