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Che cosa è un browser

Un browser, o web browser, è un software che consente agli utenti di accedere, recuperare e visualizzare contenuti su Internet.

I browser funzionano tramite protocolli come HTTP (HyperText Transfer Protocol) e HTTPS (la versione sicura di HTTP), che permettono di comunicare con i server web per ottenere pagine web e altri contenuti.

Il browser, nato come semplice strumento per navigare tra documenti testuali, è oggi una potente piattaforma che consente di accedere a un mondo di applicazioni e servizi basati sul web!

I browser che oggi dominano il mercato sono:

Chrome

Chrome di Google

Safari di Apple

Firefox

Microsoft Edge

I dispositivi mobili hanno reso la competizione ancora più interessante, con Safari e Chrome leader rispettivamente su dispositivi iOS (Apple) e Android.

Conosciamo i diversi browser

Un po’ di storia dalle origini ad oggi.

Il WorldWideWeb, sviluppato nel 1990 da Sir Tim Berners-Lee, è stato il primo browser della storia.

Non solo permetteva di “navigare” nel neonato World Wide Web, ma consentiva anche di creare pagine web. Era una sorta di “coltellino svizzero” per chi voleva esplorare e contribuire al web.

Ecco cosa lo rendeva speciale:

  • Primo browser e editor insieme: oggi usiamo browser come Chrome o Firefox per guardare i siti e programmi separati per crearli. WorldWideWeb faceva entrambe le cose: potevi vedere le pagine e, se volevi, modificarle o crearne di nuove.
  • Funzionava solo su computer NeXT: era compatibile solo con i computer prodotti da NeXT, l’azienda fondata da Steve Jobs dopo aver lasciato Apple. Questi computer erano molto avanzati per l’epoca, ma non così diffusi.
  • Un web molto semplice: all’epoca il web era fatto solo di testo con pochissimi link. Niente immagini, video o grafica colorata. WorldWideWeb permetteva di collegare documenti tra loro con hyperlink, l’idea chiave dietro il web moderno.

Puoi visualizzare un’immagine del primo browser, WorldWideWeb, sviluppato da Tim Berners-Lee nel 1990, al seguente link: Screenshot del browser WorldWideWeb

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Fig. Questa schermata, catturata nel 1993 su un computer NeXT, mostra l’interfaccia originale del browser. Come si può notare, l’aspetto delle finestre è sorprendentemente simile a quello dei browser odierni.

Più tardi, Berners-Lee cambiò il nome del browser in Nexus per evitare confusione tra il programma e il concetto di “World Wide Web” che stava diventando famoso. Anche se molto rudimentale, WorldWideWeb ha aperto la strada a tutti i browser che usiamo oggi!

Ecco poi in estrema sintesi quale è stata l’evoluzione dei browser:

  • Mosaic (1993): considerato il primo browser grafico di grande successo, Mosaic rivoluzionò la navigazione web rendendo il web accessibile a una vasta gamma di utenti. Fu sviluppato al National Center for Supercomputing Applications (NCSA) negli Stati Uniti. Mosaic è il progenitore di molti browser moderni.
  • Netscape Navigator (1994): fondato dagli sviluppatori di Mosaic, Netscape diventò il primo browser commerciale di successo e portò il web alle masse. Fu famoso per l’introduzione di funzionalità come i cookies, utilizzati per memorizzare dati sul computer dell’utente.
  • Internet Explorer (1995): Microsoft lanciò Internet Explorer per competere con Netscape. Questo avviò la cosiddetta “guerra dei browser” negli anni ’90. Microsoft, integrando Internet Explorer in Windows, ottenne un vantaggio competitivo che portò al declino di Netscape.
  • Firefox (2004): nato dalle ceneri di Netscape come progetto open source, Firefox introdusse innovazioni come la navigazione a schede (tabbed browsing) e un sistema di estensioni personalizzabili.
  • Safari (2003): Apple lanciò il proprio browser per macOS e, successivamente, per iOS, diventando il browser predefinito su dispositivi Apple. Il nome si riferisce a un “viaggio” o “esplorazione”, coerente con la filosofia minimalista e l’eleganza del marchio Apple.
  • Google Chrome (2008): Chrome introdusse un motore di rendering innovativo, V8 JavaScript engine, che rese la navigazione più veloce e sicura. È famoso per il design minimale e la robustezza nelle performance. Il nome deriva dall’idea di “minimizzare la cornice” (chiamata chrome in gergo informatico) e lasciare tutto lo spazio possibile al contenuto web.
  • Microsoft Edge (2015): la versione originale conosciuta come “Edge Legacy” è del 2015 ed era basata su un motore di rendering chiamato EdgeHTML, sviluppato internamente da Microsoft. Questo browser era progettato per essere più leggero e veloce rispetto a Internet Explorer, ma soffriva di una compatibilità limitata con alcuni standard web.
    Nel 2020 è stato lanciato il Nuovo Microsoft Edge (2020): questo aggiornamento ha reso Edge più compatibile con i siti web moderni, migliorandone velocità, funzionalità e supporto per le estensioni di Chrome. Il 15 gennaio 2020, Microsoft ha rilasciato una versione completamente nuova di Edge, basata su Chromium, lo stesso progetto open-source che alimenta Google Chrome. Edge è installato di default su Windows e disponibile per altri sistemi operativi come macOS, iOS e Android. Supporta la navigazione veloce, la sincronizzazione tra dispositivi, la gestione avanzata delle schede, una modalità per risparmiare memoria e integrazioni con strumenti Microsoft come Office e Bing.

Si devono aggiornare?

I browser devono essere aggiornati per garantire sicurezza, prestazioni e compatibilità con i siti web moderni. Gli aggiornamenti includono correzioni di bug, nuove funzionalità e protezioni contro le minacce online.

La maggior parte dei browser moderni (come Chrome, Edge e Firefox) si aggiorna automaticamente in background. Puoi verificare e forzare l’aggiornamento andando nel menu del browser (es. Aiuto > Informazioni in Chrome o Firefox). In caso di problemi, puoi scaricare l’ultima versione dal sito ufficiale e installarla.

I browser come porta d’accesso ai software in cloud

I browser e i software in cloud sono strettamente legati, perché i browser sono il principale strumento attraverso il quale gli utenti accedono e interagiscono con le applicazioni in cloud.

Il mezzo attraverso il quale accediamo ai software in cloud sono quindi i browser.

Applicazioni come Google Docs, Microsoft 365 Online o FOCUS CLOUD non richiedono installazioni locali, ma sono accessibili direttamente attraverso browser.

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Rossella Bianchi

Responsabile Marketing di Bludata Informatica
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