Che l’Intelligenza Artificiale stia entrando a far parte delle nostre vite non è di certo una novità, eppure è ancora difficile comprenderne gli effettivi “utilizzi pratici”.
A rendere tutto estremamente concreto è arrivato uno strumento che in pochissimo tempo ha fatto il giro di tutto il mondo e dei dispositivi di milioni e milioni di persone:
si tratta di ChatGPT, un modello di Intelligenza Artificiale basato sul linguaggio, che talvolta offre risposte talmente plausibili e coerenti da dare l’impressione di dialogare con un vero e proprio essere umano.
Cosa è, in pratica, ChatGPT
Chiediamo a ChatGPT di descriversi e vediamo cosa ci dice:
ChatGPT è un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI. Utilizza l’apprendimento automatico per generare testo in modo autonomo, in base a quanto gli è stato addestrato.
OpenAI è è un’organizzazione non a scopo di lucro di ricerca sull’intelligenza artificiale fondata da Sam Altman ed Elon Musk (sì, l’attuale CEO di Twitter e di Tesla) ed ha messo a disposizione di tutti gratuitamente (per ora) questo portentoso strumento che permette di semplificare una quantità enorme di attività e di risparmiare davvero molto tempo:
dallo studente al negoziante passando per lo sviluppatore, sono infinite le categorie che possono trarne beneficio.
Da dove prende le informazioni ChatGPT? Da Internet, naturalmente, ma non in tempo reale: è stato addestrato fino al 2021.
E come utilizzarlo nella vita quotidiana, sia personale che lavorativa? Vediamolo in pratica.
Esempi di uso di ChatGPT, dalle idee di regalo di compleanno fino alla scrittura di codice
Recati a questa pagina, clicca sul tasto “prova ChatGPT”, crea un account e poi dai spazio a qualsiasi domanda o richiesta di consiglio ti venga in mente, naturalmente scrivendo proprio come se stessi interagendo con un altro essere umano.
Puoi per esempio chiedere consiglio per “5 idee regalo per mia zia: 65 anni appassionata di moda e gatti budget massimo 100 euro”; ti verranno suggerite idee molto interessanti, come un gioiello o una tazza con un gatto disegnato sopra o magari l’abbonamento ad una rivista di moda.
Puoi dire a ChatGPT che questi suggerimenti non ti piacciono e di dartene altri e lui provvederà prontamente.
Puoi anche chiedergli di scrivere una storia su una principessa delle favole non più lunga di 200 parole da leggere a una bambina, ma non solo.
Gli utilizzi, infatti, possono essere molto più sofisticati e legati al business;
ChatGPT è in grado di scrivere una sceneggiatura, simulare una conversazione (es. possiamo dirgli chi impersonare!), scrivere e correggere righe di codice, spiegare espressioni complesse, trovare e darci informazioni sui temi più disparati, scrivere un testo, un riassunto, perfino un articolo.
Per esempio, possiamo chiedere a questo tool di supportarci nella scrittura di un testo promozionale da usare per messaggi, post e quant’altro:
ChatGPT: i pro e i contro
Se, come abbiamo detto, questo software può rappresentare un valido supporto sia nella sfera personale che in quella emotiva, va anche detto che non è perfetto.
Le informazioni che fornisce, sebbene con “un tono” estremamente sicuro, possono essere false e non del tutto corrette, senza contare che a volte è irraggiungibile per l’enorme carico di richieste alle quali è sottoposto di continuo e fa riferimento a contenuti scritti da esseri umani e quindi, come tali, suscettibili di bias.
Insomma, proviamolo e utilizziamolo per semplificarci la vita e il lavoro, ma sempre con attenzione e buonsenso… proprio come dovremmo fare con qualsiasi strumento.