Ebbene sì, la preannunciata possibilità di un Facebook e Instagram a pagamento è diventata realtà. Da alcuni giorni infatti agli utenti europei è iniziato a comparire un avviso:
“vuoi abbonarti o continuare a usare i nostri Prodotti senza costi aggiuntivi con le inserzioni”?
Di qui la possibilità di passare a un piano di sottoscrizione, senza pubblicità.
Di cosa si tratta, nello specifico? E come funziona?
Vediamolo nel dettaglio.
Il primo abbonamento “senza ads” di Facebook e Instagram
Va chiarito fin da subito che quella della subscription non è un’imposizione, ma una possibilità offerta dal gigante social nella ricerca di essere conforme – e ancora non è detto che così facendo lo sia – alle sempre più stringenti normative europee in fatto di profilazione.
Come dire “offriamo una scelta agli utenti che, consapevolmente, decidono di non pagare e di vedersi raggiunti da campagne basate sui segnali che danno in termini di comportamenti, interessi eccetera”.
Attivando questo abbonamento è possibile dire addio alla profilazione e, quindi, alle inserzioni che normalmente vengono mostrate agli utenti e che rappresentano uno dei sistemi principali di monetizzazione di Meta fino a oggi.
Per chi non lo attiva, tutto resta come sempre: la piattaforma e tutte le sue funzionalità di base restano gratuite e ogni tot post, reel e Stories si viene raggiunte dalle ads per le quali inserzionisti, piccoli e grandi, investono quotidianamente.
Quanto costa l’abbonamento a Facebook?
A fronte di un pagamento per Centro Gestione Account di Meta di 9,99€, se ci si iscrive da desktop, o 12,99€ se ci si iscrive da mobile, è possibile inibire totalmente la possibilità di essere raggiunti da inserzioni su Facebook e Instagram.
Questo vale solo per ora, però: perché la società ha già annunciato che da marzo 2023 ogni account aggiuntivo costerà 6 euro al mese in più se ci si iscrive da browser e 8 euro in più dall’applicazione.
Voglio pagare per non essere raggiunto dalle inserzioni. Posso comunque continuare a fare inserzioni?
Qui la questione si fa piuttosto interessante perché, come chiarisce Meta nel Centro Assistenza, “in caso di abbonamento, non potrai più svolgere le seguenti azioni perché richiederebbero l’uso delle tue informazioni per le inserzioni:
- Pubblicare inserzioni e mettere in evidenza i post per un account Instagram
- Pubblicare inserzioni e mettere in evidenza post per il tuo profilo Facebook…”
e in generale qualsiasi altra azione di promozione di contenuto e monetizzazione diretta con la piattaforma come Creator.
Quindi, sembra per una ragione tecnica (“non potrai più svolgere le seguenti azioni perché…”), per chi decide di non essere profilato viene inibita la possibilità di profilare a sua volta tramite le campagne pubblicitarie.
Al momento siamo sono all’inizio di rilascio di questa funzionalità che, sulla scia di quanto già previsto da molti quotidiani in modalità “pay or okay” permette agli utenti di scegliere in che modo “ripagare le piattaforme” dei servizi che offrono loro; vedremo quale sarà il tasso di adesione a questo modello e, soprattutto, se diventerà uno standard consolidato e accettato in modo unanime nel settore.