Il marketing digitale è in continua evoluzione. Ecco le principali tendenze del marketing digitale da tenere d’occhio nel 2022 e come utilizzarle a tuo vantaggio.
Gli influencer e i creator continuano a crescere
I dati pubblicati dalle principali agenzie che monitorano il mercato stimano che il valore complessivo dell’influencer marketing è più che raddoppiato dal 2019, passando da circa 6,5 miliardi di dollari a 13,8 miliardi di dollari in soli tre anni a livello globale. Le campagne di influencer forniscono intrinsecamente contesto e pertinenza poiché l’influencer sta approvando il prodotto.
Creator e influencer assumono sempre più rilevanza nelle scelte di consumo, sia negli stili di vita che nelle decisioni di acquisto.
Secondo gli esperti gli esperti di Buzzolee i creator continueranno a crescere in numero e a specializzarsi in nicchie di attività con sempre maggiore professionalità e originalità. Continuerà ad affermarsi il live shopping e i creator più attenti alle nuove tecnologie inizieranno anche a sperimentare la generazione e la vendita di Nft.
Cosa sono? Gli Nft, acronimo di Non Fungible Token, sono dei certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale (come per esempio un’immagine, un video, una canzone o anche un tweet). Sono generati e gestiti su reti blockchain e definiti non fungibili perché unici e non sostituibili, benché vendibili in cambio di denaro.
Pubblicità, cookie e privacy
Sappiamo che gli annunci digitali moderni dipendono fortemente dai dati (cookie) e le nuove normative sulla privacy con l’aggiornamento di iOS hanno ridotto i dati utilizzati nell’intelligenza artificiale. Infatti, con il nuovo sistema di tutela dei dati personali degli utenti sui dispositivi, Apple ha imposto alle applicazioni di chiedere esplicitamente agli utenti il consenso al tracciamento per l’erogazione di annunci personalizzati.
Secondo le stime elaborate dalla società ADtech Lotame e riprese dal Financial Times, a causa dell’App Tracking Transparency (ATT) le grandi piattaforme social, il cui modello di business è sostenuto principalmente dalla pubblicità, hanno già perso il 12% dei loro introiti nel terzo e quarto trimestre 2021, ovvero 9,85 miliardi di dollari (Fonte: Engage).
Nel 2022 l’impegno delle aziende e dei professionisti del marketing sarà quello di implementare una strategia di digital marketing basata sulla protezione dei dati, rispettando le volontà dei clienti e trovando nuovi modi di comunicare. In molti casi dovranno essere rivisti i metodi di coinvolgimento dei clienti, in modo che le persone sentano di avere il controllo delle proprie informazioni e siano in grado di gestire i dati che condividono.
Consapevoli del tempo necessario per conquistare la fiducia degli acquirenti, aziende e marketers dovrebbero comunicare in modo chiaro e trasparente le modalità e le tempistiche di raccolta delle informazioni personali, utilizzandole per mostrare annunci di valore e consentendo agli utenti di avere il controllo dei loro dati.
I marketer diventano più strategici
L’offerta nel marketing digitale continua a crescere grazie al supporto dell’automazione (CRM) e dell’intelligenza artificiale.
E questo implica che nel 2022 i centri ottici e i loro consulenti di marketing dovranno impegnarsi ancora di più nelle attività strategiche, quelle di programmazione a breve, medio e lungo termine e che includono posizionamento del brand, richiami ai clienti, upselling-crosselling etc.
Google per il 2022 suggerisce di iniziare a indagare sul significato di identità nel proprio mercato.
I centri ottici potranno sfruttare i dati raccolti per adeguare ogni fase del processo di comunicazione con i clienti e creare campagne rappresentative e accessibili, ricordando che le persone cambiano e crescono con l’emergere di nuovi interessi, necessità ed esperienze. Google ci ricorda che la rappresentazione dei concetti di diversità, equità e inclusione nel marketing è un processo continuo che non prevede un punto di arrivo.
Secondo Hubspot sebbene il 31% degli esperti di marketing affermi che la responsabilità sociale è inefficace, quando si tratta di coinvolgimento o prestazioni delle campagne, il 45% prevede comunque di investire in essa per tutto il prossimo anno.