Come funziona l’algoritmo di Facebook

Perché nella nostra Sezione Notizie vediamo spesso i post di alcune pagine che seguiamo, ma non di altre?
Perché ci vengono spesso mostrati i contenuti pubblicati da parte di alcuni amici, mentre di altri non vediamo niente da mesi?
E, soprattutto, perché se pubblichiamo qualcosa nella nostra pagina Facebook raggiungiamo solo una minima parte dei fan?

Perché c’è un algoritmo molto complesso che regola, in modo ultra-personalizzato, la visibilità dei contenuti.
Scopriamo insieme come funziona.

Una Sezione Notizie personalizzata per ciascuno di noi

A svelare come funziona la sofisticata macchina che regola ciò che vediamo è lo stesso Facebook in un post dedicato.

Per semplificare, ogni giorno nel social network blu vengono pubblicati miliardi di contenuti ed è grazie a un sofisticato sistema di machine learning che Facebook cerca di volta in volta di mostrare alle persone i post più rilevanti, prevedendo per ogni utente quanto potrebbe essere interessato e interagire con un determinato contenuto.

È un sistema altamente personalizzato, che per ogni singolo utente si occupa di selezionare i contenuti in base a tantissimi fattori, per esempio quanto interagiamo con la persona/pagina che li ha pubblicati (meno vi interagiamo, meno possibilità ci sono che quei contenuti ci vengano mostrati), quanto in passato abbiamo dimostrato di gradire un certo formato (se tendiamo a essere coinvolti maggiormente dai video, probabilmente Facebook ci mostrerà più video) e così via.

L’obiettivo principale di Facebook è naturalmente far sì che l’utente veda contenuti pertinenti e interessanti sulla piattaforma, in modo che ci passi più tempo possibile e, naturalmente, permetta al gigante blu di monetizzare attraverso l’erogazione della pubblicità; ecco perché ognuno avrà la propria Sezione Notizie, quella alla quale accediamo ogni giorno su Facebook per visualizzare i post pubblicati da amici, pagine, etc, modellata su ciò che gli interessa e “abitata” in genere dalle pagine, profili e argomenti con i quali ha interagito di più.

Come funziona per le pagine aziendali?

L’algoritmo che regola la visibilità dei post è lo stesso per tutti, ma, come Facebook stesso ha chiarito nei suoi numerosi aggiornamenti (i segnali che regolano il sistema vengono rivisti periodicamente anche alla luce dei feedback degli utenti), naturalmente la priorità viene data ai post provenienti dalle persone anziché dalle aziende.

Questo in primis perché gli utenti tendono a interagire di più con i contenuti pubblicati dai loro pari (emotivamente, in genere, molto più coinvolgenti!) e poi anche perché, essendo Facebook primariamente orientato alla vendita di spazi pubblicitari alle aziende che lo abitano (le cosiddette Facebook Ads), è naturale che dia alle aziende buoni motivi per investire.

Se è vero che le pagine mediamente sono penalizzate su Facebook in termini di visibilità, è altrettanto vero che lo sono in modo variabile e che ciò dipende molto anche da cosa pubblicano e quanto è attiva, interessata e profilata la community. Se usiamo la nostra pagina solo per pubblicare offerte, promozioni o post autoreferenziali, è chiaro che in pochi interagiranno e lo stesso Facebook avrà giorno dopo giorno meno motivi per mostrare i nostri contenuti; se i fan/follower della nostra pagina sono poco profilati, quindi interagiscono raramente con ciò che pubblichiamo, nel tempo Facebook mostrerà sempre meno loro i nostri post, proprio perché non dimostrano interesse in merito.

Se vogliamo quindi ritagliarci il nostro spazio di visibilità gratuita sulla piattaforma, dobbiamo necessariamente pianificare contenuti di valore, coinvolgenti e interessanti per i nostri clienti e potenziali clienti, altrimenti sarà lo stesso algoritmo a penalizzarci (ecco qualche idea).

Possiamo modificare ciò che vediamo?

Certamente. L’utente ha il totale controllo di ciò che visualizza nella propria Sezione Notizie e può dare segnali in qualsiasi momento a Facebook in modo che modifichi ciò che gli propone attraverso la sezione dedicata alle Preferenze. Lo stesso Facebook inoltre raccoglie continuamente feedback più o meno manifesti (come click, visualizzazioni di contenuti, di video…) per aggiustare la Sezione Notizie di ognuno di noi a ciò che più ci interessa in quel momento.

 

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing, autrice di 4 best seller di settore.
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