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Generazione Z e Millennials, come interagire con i nuovi consumatori

Poche settimane fa Facebook ha pubblicato uno studio molto interessante denominato Build Better Brand Connections With Gen Zers and Millennials in cui ha analizzato come la Generazione Z (i nati tra la seconda metà degli anni 90 e i primi 2000) e i Millennial (nati tra il 1981 e il 1996) si relazionano con i brand; anche se basata su tre mercati verticali differenti (cibo, bevande e prodotti bancari), su Nord America e alcuni paesi europei, dalla ricerca emergono informazioni decisamente da conoscere per chiunque voglia crescere in un mercato (e un pubblico) completamente diverso da quello passato e relazionarsi con una generazione sempre online e attenta più che mai ai valori.

Generazione Z e Millennials: il digitale al centro di tutto

Per queste generazioni, che rappresentano il consumatore di oggi e di domani, la connessione è parte integrante delle loro vite, non solo per restare vicini a familiari e amici, ma anche ai brand.

Alla fine del 2018 gli under 35 hanno speso 21.3 miliardi di ore su mobile, più di quanto abbiano fatto consumando contenuti televisivi (16 miliardi di ore).

Lo smartphone si conferma lo strumento principe per connettersi con questo pubblico, così come i social network, in particolare Facebook, sono molto significativi per interagire con le aziende: secondo uno studio condotto da Accenture, i membri della Generazione Z dei paesi europei presi in esame sono 2 volte più propensi del consumatore medio a dire che i prodotti Facebook influenzano la conoscenza che hanno dei brand e la loro motivazione nei loro confronti.

I valori di cui si fa portatore il brand sono sempre più importanti

Dalla ricerca emerge un altro dato molto interessante, ovvero che l’autenticità e il restare fedele ai propri valori nel rapporto con i brand sono aspetti fondamentali, in particolare i membri della Generazione Z si aspettano che le aziende rispecchino i loro credo e contribuiscano al bene della società.

Diventano centrali quindi temi come l’inclusione sociale e l’impatto ambientale che, lungi dall’essere qualcosa che riguarda solo scelte interne e personali, diventano importanti driver decisionali per dei giovani sempre più attenti al rispetto del mondo che li circonda e delle reciproche diversità.

Personalizzazione per una brand experience di valore

La personalizzazione è anch’essa al centro del rapporto con queste giovani generazioni, anche se in modo diverso: ad esempio, per i ragazzi della Generazione Z intervistati in Inghilterra, Germania e Francia al primo posto c’è l’interazione attraverso contenuti divertenti con i brand alla quale segue lo scambio di interazioni social con gli stessi, mentre per i Millennial è fondamentale prima di tutto quest’ultimo aspetto, ovvero l’interazione diretta tramite social, al quale segue un supporto personalizzato attraverso le app di messaggistica.

Per coinvolgere il consumatore di oggi e di domani quindi non è solo necessario abitare bene e costantemente l’ecosistema mobile, con contenuti ottimizzati per questo spazio, ma anche dimostrare la propria autenticità e i propri valori con gesti concreti, oltre all’offrire esperienze sempre più vicine all’utente e personalizzate.

 

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing, autrice di 4 best seller di settore.
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